IF

IF

Creazione di e con Francesca Arcuri

musiche Monplaisir

suporto tecnico Gianni Ferrara

durata 15 minuti

creazione Lo Spazio Altrove 2017

Estratto

Integrale

“ Prima che smetta di piovere, possiamo udire un uccello. Anche sotto la pesante neve vediamo i fiocchi di neve e qualcosa di nuovo che cresce.”

Siamo “ Veicoli” di un’azione che comunica con noi attraverso il respiro, l’azione nuda e cruda e lo spazio elementi che portano a sviluppare questa danza nella veridicità nel cogliere ciò che dimentichiamo, nell’avvicinare la nostra mente alla nostra danza. Non possiamo scindere sentimento pensiero azione dato che il nostro corpo la nostra mente la nostra anima li contiene entrambi, in quello spazio intimo creiamo, cambiamo e percepiamo il vuoto non da riempire ma solo da vivere.

“Abbassiamo gli occhi per un istante, e ascoltiamo ciò che avviene dentro e fuori di noi e nel respiro creiamo”. Perché in questo senso IF intende lavorare, creare.  Lasciamo una traccia e questa traccia diviene testimonianza di ciò che componiamo, nella transitorietà , nel cambiamento che l’azione prende vita. Apriamo il corpo a una naturalezza, come qualcosa che scaturisce dal nulla percorriamo, quello spazio vuoto ascoltiamo il terreno sotto i nostri piedi, dal nulla crea la nostra mente e  attimo per attimo prenderemo consapevolezza di ciò che accade nell’essere. IF come respiro, come aria, come vibrazione come foglia tessuto del corpo che genera movimento. Ascolto il suono di questa parola e scivola ai sensi in maniera delicata ma la forza che emana è corpo è spazio è comunicazione.

IF  come la rappresentazione di  tre stanze immaginarie ma nello spazio danzante tre luoghi ben definiti dove l’essere attraverso il movimento condurrà il proprio Sé come corpo in un’azione viva e reale nel tempo presente ma anche Se come possibilità di scelta di immaginazione e di composizione.

ENGLISH VERSION

“Before it stops raining, we can hear a bird. Even under heavy snow we see snowflakes and something new that grows.

” We are “Vehicles” of an action that communicates with us through the breath, the bare and raw action and the space elements that lead to develop this dance in the truthfulness in grasping what we forget, in bringing our mind to our dance. We can not separate feeling thought action since our body our mind our soul contains them both, in that intimate space we create, change and perceive the void not to be filled but only to be lived. “Let us lower our eyes for a moment, and listen to what happens inside and outside of us and in the breath we create”. Because in this sense IF intends to work, to create. We leave a trace and this trace becomes a testimony of what we compose, in transience, in the change that action takes life. We open the body to a naturalness, as something that springs from nothingness we travel, that empty space we listen to the ground under our feet, from nothing creates our mind and moment by moment we will become aware of what happens in being. IF as breath, as air, as vibration as a woven leaf of the body that generates movement. I listen to the sound of this word and it slips to the senses in a delicate way but the force that emanates is body and space is communication. IF as the representation of three imaginary rooms but in the dancing space three well-defined places where being through the movement will lead one’s self as a body in a living and real action in the present time but also as a possibility of choice of imagination and composition.